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La politica fuori dalla scuola!

Nella scorsa edizione del Mattino abbiamo potuto leggere di come in una scuola media del luganese un docente ha un metodo di insegnamento della civica tutto suo. 

Ovviamente avviene attraverso delle informazioni tendenziose e anche sbagliate che screditano i partiti o i movimenti come la Lega dei Ticinesi.

Personalmente questa cosa mi ha proprio infastidito e la trovo inaccettabile.

Mi pare una chiara forma di indottrinamento scolastica atta ad inculcare il seguente concetto: la sinistra è un bene e la destra un male.

Sta a noi genitori controllare e denunciare episodi come questo.

Mi sembra chiaro ora il perchè certi partiti di sinistra spingono il voto a partire dai 16 anni.

Invece di concentrarsi sui livelli A e B, il Consigliere di Stato Bertoli farebbe bene a verificare che cose come queste non accadano più.

Andrea Sanvido
Vice Capo Gruppo LegaLugano



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PSE: Se se se, se mio padre fosse un Merlo sarei su una pianta a cantare!

L’unico “se” chiaro ed inequivocabile è: se i luganesi approveranno il referendum non si farà nulla, né torri, né palazzetto dello sport, né stadio, e il FC Lugano sarà relegato in Challenge League. Tutto il resto sono solo bugie, riferite da politici e politicanti o disonesti o impreparati, ed il comitato promotore del referendum penso sia un buon connubio d’entrambe.

Mi scuso con i lettori per la franchezza ed i toni poco concilianti, ma a tutto c’è un limite, di fandonnie ne sono state dette troppe sul Polo Sportivo e degli Eventi, i luganesi avranno tutto il diritto di votare contro il PSE ma è giusto che possano farlo senza esser presi per il naso.

Non ho intenzione di fare l’ennesimo articolo in favore del progetto elencando aspetti positivi e negativi, o cercando di sfatare le bugie che nei dibattiti continuano a propinare, per questo rimando alla pagina web della Città:  Domande frequenti | lugano.ch

La riflessione che vorrei proporre ai lettori è un’altra. Siccome ogni affermazione o dato viene contestato da ambo le parti, vorrei chiedere ai luganesi, ma pure a tutti i ticinesi, a chi preferiscono credere ed affidarsi. 

Il PSE è sostenuto dal Municipio di Lugano, dalla maggioranza de: il Consiglio Comunale di Lugano, il Consiglio di Stato, le Camere Federali, i Sindaci delle maggiori Città ticinesi, l’Ente Regionale di Sviluppo del luganese, le società sportive, ecc.

Il PSE è contrastato da un comitato composto da un manipolo di rappresentanti del Movimento per il Socialismo, di Più Donne, dell’Associazione Traffico e Ambiente, della Società ticinese per l’Arte e la Natura, dei Cittadini per il territorio, dei Verdi e da qualche politico con interessi economici palesati pubblicamente (l’ex Presidente nazionale PLR e già Consigliere Nazionale Fulvio Pelli, per non far nomi). 

Quella stessa armata Brancaleone che preferiva un campo di patate all’aeroporto, che contrasta la realizzazione del progetto Tram-Treno, contraria alla realizzazione del collegamento A13 Bellinzona-Locarno ed alla terza corsia Lugano-Mendrisio. Un gremio di scettici cronici, che guarda allo sviluppo del Ticino dalla serratura di una porta (per citare Angelo Renzetti). Un gruppo di politici e politicanti che non hanno mai concluso o provato a concludere qualcosa di positivo per il Cantone e che sperano che nessun’altro possa farlo per sentirsi alla pari.

Il mio appello ai ticinesi è quello di valutare a chi vogliono credere e di andare a votare secondo coscienza per il Sì o per il No. 

Personalmente, sia come consigliere comunale luganese, ma anche come granconsigliere e quindi rappresentante di tutto il Ticino, il mio caldo suggerimento è quello di sostenere questo progetto, così come tutti quei progetti che guardano al futuro, per uno sviluppo del nostro Cantone, ai cittadini di oggi ma anche a quelli di domani. I paraocchi lasciamoli ai cavalli, ed alla collega Merlo il mio invito è quello di continuare a cimentarsi nel Bird Watching (come ha dichiarato ama fare in un’intervista al CdT).

Andrea Censi

Consigliere Comunale di Lugano e Granconsigliere LEGA

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Polo Sportivo e degli eventi, é ora di agire!

Questa mattina a Cornaredo è stata lanciata, in vista della votazione popolare del prossimo 28 novembre, la campagna a favore della realizzazione del Polo sportivo e degli Eventi di Lugano da parte dell’Associazione “Io sostengo il Polo”, la quale conta più di 400 sostenitori.

Il Presidente dell’Associazione Eugenio Jelmini ha introdotto la discussione in cui sono interventi come relatori Alessandro Cedraschi (Presidente Lugano Tigers), Michele Campana (COO FC Lugano), Monica Fornoni (responsabile Società Federale Ginnastica Lugano) , Chiara Orelli Vassere ( già deputata in Gran Consiglio) , Lorenzo Beretta Piccoli (consigliere comunale a Lugano) e Andrea Sanvido (Consigliere comunale a Lugano) . Al termine dell’incontro le associazioni sportive hanno siglato un simbolico patto a favore della Casa degli sport e degli Eventi.

La nostra redazione ha preso contatto proprio con Andrea Sanvido e Michael Nyffeler, due consiglieri comunali della LegaLugano, coordinatori del comitato di sostegno per una breve intervista:

Andrea, questa mattina durante i vari interventi abbiamo sentito parlare di pandemia e cali demografici. Potresti spiegarci meglio come mai questi due temi sono legati al futuro Polo sportivo e degli eventi ?

La crisi pandemica si è innestata su un tessuto economico come quello di Lugano che già era abbastanza sofferente, abbiamo visto nelle scorse settimane i dati relativi al calo demografico, i luganesi lasciano la città per andare oltre Gottardo alla ricerca di un nuovo posto di lavoro, cambiano domicilio per pagare un affitto meno caro rispetto a Lugano oppure semplicemente per una questione fiscale si spostano dove è loro più conveniente. Per fortuna all’orizzonte abbiamo questa grande opportunità rappresentata dal PSE che è un cantiere d’importanza strategica anche come rilancio post pandemico poiché potrà dare risorse per le aziende del territorio, posti di lavoro e nuove prospettive di crescita alla città.

Nel corso del tuo intervento hai parlato anche del nostro compianto sindaco Marco Borradori

Si, ho voluto ricordare che questo gruppo di lavoro porta avanti con entusiasmo il sostegno al progetto anche ricordandolo, perché sappiamo tutti benissimo quanto Marco teneva al Polo e sono sicuro che si sarebbe battuto strenuamente per la sua realizzazione.

Michael Nyffeler, potresti spiegarci perché gli oppositori al Polo sportivo e degli eventi parlano di piano B?

Sia chiaro, non esiste alcun piano B. Il PSE è un tutt’uno. Chi racconta che il progetto può essere sezionato sta dicendo una bugia. A livello formale, modificare il progetto vorrebbe dire ripartire da zero, con uno spreco di denaro pubblico dei contribuenti luganesi e un prolungamento dei tempi di realizzazione.
Parliamo di circa 10-15 anni di attesa. Oltre a restare senza stadio e senza palazzetto dello sport, Lugano perderebbe i sussidi federali e cantonali e una grandissima occasione di sviluppare un quartiere fantastico.

Michael, perché i cittadini il prossimo 28 novembre devono votare SI?

Perché il PSE è la riqualifica di un comparto che per troppo tempo è stato trascurato.
Perché al suo interno ci sarà un enorme spazio verde per attività sociali, di svago e di incontro.
Perché darà una struttura completa e funzionale alle 140 associazioni sportive Luganesi da anni confrontate con spazi inadeguati e strutture poco idonee.
Perché ci sarà lo stadio, il nostro stadio…che potrà finalmente ospitare competizioni internazionali e aggiornarsi dopo gli oltre 70 anni di esistenza.
Perché queste strutture potranno ospitare EVENTI di grande richiamo ed importanza portando alla città lustro e turismo, favorendo le attività economiche locali e richiamando turisti ed interessati da tutto il mondo.
Perché potremo unificare i servizi cittadini e dare finalmente continuità alla pianificazione territoriale della Grande Lugano.
Ma soprattuto, perché non avremo un’altra occasione! (non a breve)
Per questo motivo, sarà importante votare e far votare. I contrari non perderanno l’occasione e si riverseranno alle urne in maniera compatta, dal canto nostro dobbiamo fare lo stesso e non pensare che sarà una votazione facile. Ogni voto conta e vista l’importanza del progetto dovremo impegnarci ad esprimere il nostro sostegno in occasione del voto (sia esso per posta oppure ai seggi).
Uniti e compatti, dimostriamo finalmente che Lugano crede in questo progetto e il 28 novembre 2021 votiamo SÌ al Polo Sportivo e degli Eventi.

Fonte: mattinonline.ch

https://www.mattinonline.ch/it/article/49710/s-al-polo-sportivo-doppia-intervista-con-andrea-sanvido-e-michael-nyffeler

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La LegaLugano saluta il nuovo Sindaco, Michele Foletti

Michele in questi anni ha dimostrato grande professionalità e competenza. Qualità che serviranno molto alla Città in vista delle importantissime sfide che a corto termine dovranno essere affrontate.

La decisione dei colleghi di Municipio di non andare al ballottaggio va letta positivamente, un segnale verso una ritrovata collegialità, una scelta responsabile ed equilibrata.

Siamo sicuri che Michele sarà un grande Sindaco per tutti i luganesi.

In bocca al lupo caro Michele!

LegaLugano

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Stipendi da CAMPIONE e debiti da SBROJAre?

Campione d’Italia ha vissuto negli ultimi anni tempi bui, causa della mala gestione perpetuata nei decenni scorsi. Non è mia competenza né diritto andar a fare i conti in tasca in casa altrui, ma palese a tutti è lo sperpero continuo di danaro dalle amministrazioni dell’enclave italiana, che de facto (interpretazioni giuridiche a parte) ha portato al fallimento sia del Casinò che del Comune stesso. 

Poche settimane fa è stata annunciata la riapertura del Casinò di Campione dalla nuova amministrazione comunale, una buona notizia per i campionesi ma anche per il Ticino; se è vero che le nostre case da gioco indigene subiranno dei contraccolpi, l’idea di poter tornare ad avere un vicino solido e non moroso compensa la prima preoccupazione. 

Parrebbe però che Campione stia per ricascare nei medesimi errori di un tempo. Sebbene l’organico comunale e del Casinò siano stati decisamente ridotti rispetto il passato, gli stipendi elargiti ai tempi della grandeur campionese sembrerebbero esser rimasti gli stessi (ca CHF 10’000 netti al mese).

“Guarda prima in casa tua che in quella degli altri” è un buon principio che mi sento di condividere e consigliare. Un principio di vita virtuoso fintanto che le decisioni prese in casa altrui non condizionino anche quelle da prendere in casa mia.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio? Dopo aver saldato i debiti nei confronti della Città di Lugano (in seguito ai fondi ricevuti dall’Italia), sembrerebbe che gli scoperti verso Lugano continuino a crescere ed accumularsi. Stipendi da “Campione” e debiti da “Sbrojare”?

Alla luce di quanto sopra si chiede al Lodevole Municipio:

1) Il Municipio di Lugano ha già avuto modo di colloquiare con la nuova amministrazione di Campione d’Italia?

2) Le convenzioni con l’enclave sono state discusse o ricontrattate?

3) Quali sono ad oggi i servizi erogati dalla Città nei confronti di Campione d’Italia?

4) Il Comune di Campione d’Italia paga le fatture entro i termini prestabiliti?

5) A quanto ammonta lo scoperto ad oggi?

6) Che misure pensa d’intraprendere il Municipio qualora Campione torni a non saldare i debiti per i servizi erogati?

Andrea Censi, LegaLugano

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Je suis sciacallo

La straordinaria partecipazione popolare in occasione della morte del sindaco Marco Borradori e gli attestati di stima che sono giunti da ogni dove, devono aver mandato fuori di melone quelle frange che non si erano limitate al dissenso o alla critica politica.

Gente abituata a denigrare e a insultare pesantemente il sindaco, utilizzando spesso la calunnia. Burattinai che avevano tirato i fili delle contestazioni davanti all’abitazione di Borradori o dei fischi in piazza Riforma.

Invece di vergognarsi del loro operato questi fanatici passano ora addirittura all’offensiva e all’offesa com’è loro abituale costume. Infatti hanno subito definito “sciacalli” i cittadiniche hanno proposto – con un gesto spontaneo e condiviso da molti – di intitolare alla memoria del sindaco il futuro Polo sportivo o una piazza cittadina.

Come ai tempi di Charly Hebdo verrebbe voglia di dire che anche noi siamo sciacalli se con questo si intende il rispetto dell’operato e della memoria di Marco Borradori. E il portare avanti con decisione, come avrebbe fatto lui, i progetti che gli stavano a cuore non per interesse personale (a buon intenditor…) ma per il bene supremo della città e dei suoi abitanti.

Il PSE era uno di questi, forse quello a cui Marco teneva maggiormente. Niente e nessuno, men che meno gli odiatori seriali e i loro compari, impediranno alla parte sana della popolazione luganese (che è poi la grande maggioranza) di tifare per il Polo e per la creazione a Cornaredo di un nuovo quartiere verde, funzionale e dalla mobilità sostenibile.

Che poi vogliano insultarci e denigrarci, come facevano spesso con il sindaco, sono affari loro. Sarà la storia a giudicarli e a compatirli.

ANDREA SANVIDO
Vice capo gruppo LegaLugano

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Lo sport unisce, uniti anche sul Polo sportivo e degli eventi

Non c’è alcun dubbio, la scorsa settimana lo sport elvetico ci ha regalato delle grandissime soddisfazioni, nemmeno il maltempo è riuscito a scalfire l’immensa gioia che abbiamo provato davanti alla televisione guardando i nostri atleti portare a casa delle medaglio olimpiche.

Il linguaggio sportivo unisce universalmente perché non ha confini, lingua o ideali. È bastato vedere i social media per osservare un numero incredibile di bandiere rossocrociate e le foto di Noè, Ajla, Nina o Belinda con le loro medaglie al collo.

Mi ha fatto enorme piacere vedere questo grande attaccamento per lo sport e mi piacerebbe molto che questa enfasi potesse durare ancora qualche mese fino alla votazione sul polo sportivo e degli eventi. Chissà se tra questi tifosi degli ultimi giorni non si nascondano anche gli stessi che hanno firmato o raccolto le firme per il referendum.

Mi farebbe piuttosto strano comprendere come si possa sostenere da tifoso lo sport e gli sportivi, e poi affossare il progetto che prevede di dotare tantissimi atleti e ticinesi di nuove infrastrutture sportive e di zone verdi dove trascorrere piacevolmente il proprio tempo.

Io spero tanto che gli indecisi possano capire che il talento ha una grande importanza nella vita di uno sportivo, ma lo stesso deve essere accompagnato anche da impianti moderni che permettano di stare al passo con i tempi, ed oggi purtroppo il Ticino è ancora l’ultima ruota del carro.

Chissà che dal nuovo Polo sportivo degli eventi di Cornaredo un giorno possano uscire delle nuove future medaglie olimpiche. 

Andrea Sanvido, vice capo gruppo Lega di Lugano

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Democrazia à la carte

Il mondo deve andare alla rovescia, almeno secondo alcuni sedicenti politici del MPS che sostengono chi se ne fa un baffo dell’autorità ma sono pronti a strillare e a invocare per sé tutti i diritti possibili.

È il caso di coloro che hanno lanciato il referendum contro il PSE e che dal primo giorno hanno cercato di far parlare siti e giornali con accuse di attentati democratici alle loro idee e bancarelle, quasi si fosse in presenza dell’assalto al Parlamento. A proposito: i propugnatori sono bellinzonesi ai quali si è aggiunto un sindacalista (te pareva!) che abita nel Malcantone.

Pure tra i raccoglitori di firme i luganesi sono mosche bianche.
Pare addirittura che molti di loro facessero il tifo per la relegazione del FC Lugano.
Allora che fanno essendo a corto di argomenti? Si attaccano a tutto pur di raccattare qualche titolo sulla loro impresa sfascista.

Inviare a tutti i fuochi un libello con affermazioni fuorvianti, tipo che anche in caso di bocciatura del PSE lo stadio si potrà costruire in tempi brevi (cosa assolutamente falsa). A loro modo di vedere questo è lecito se lo fa l’MPS con il sostegno di qualche liberale e qualche verde.
Se invece viene inviato un sondaggio per sapere cosa ne pensano i luganesi del Polo Sportivo allora siamo in presenza di un fatto gravissimo che mina le basi democratiche del nostro sistema (quelle che lorsignori vorrebbero sovvertire, vedi dichiarazione di Pronzini in Gran Consiglio).

Che dire? Non ti curar di loro ma andiamo avanti per la strada di una Lugano volta al futuro: non saranno certo i molinari e i loro amici a sostenere i progetti seri e a fare gli interessi della maggiorparte della popolazione e soprattutto delle migliaia di sportivi e delle loro famiglie.

Andrea Sanvido
Vice Capo Gruppo LegaLugano

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Leonardo Bussi – Prossima Fermata – Lugano!

Una volta consegnata alle pagine dei libri di storia l’epoca del coronavirus, rimarrà il tema di quale futuro vorremo dare alla nostra città ed ai nostri figli.

Io, nel mio piccolo, una chiara idea me la sono fatta: Lugano deve tornare a pensare in grande, a guardare al futuro con fiducia. Ora più che mai, Lugano deve diventare una città dinamica, un polmone economico per tutto il Ticino capace di attirare a sé persone, capitali ed interessi dai quattro angoli del globo.

Proprio adesso che si parla di vaccinazioni e di riaperture è ora di guardare avanti, tirarsi su le maniche e, con determinazione, tanta determinazione, rimettere in moto la locomotiva luganese. Un primo passo è stato fatto con il progetto del Polo Sportivo. Ne servono altri ed in tempi rapidi. Dovremmo ricominciare dal recupero dei cantieri abbandonati e mai completati, che deturpano il tessuto cittadino. E ancora dal rilancio del turismo (fondamentale, non mi stanchero’ mai di dirlo), passando per gli investimenti su grandi eventi e pubblicità (l’anima del commercio), allo scopo di far conoscere Lugano quale luogo di divertimento e di vacanza di incredibile bellezza. Ma servono anche sostegni mirati ai piccoli commercianti – soprattutto professionisti ed artigiani che vanno sostenuti ed accompagnati per rimettersi in piedi dopo la pandemia – e un ampliamento delle misure di protezione sociale a favore delle fasce più deboli della popolazione, indirizzati, specialmente, verso chi ha perso il lavoro durante la pandemia. Non va trascurato un aspetto fondamentale: Lugano è grande solo se è davvero di tutti.

Dobbiamo aspirare alla costruzione di un modello di sviluppo diffuso ed integrato, creando le condizioni economiche e sociali migliori possibili per favorire, da un lato, l’aumento della popolazione e, dall’altro, l’apertura di nuove attività economiche sul territorio comunale.

Non ci illudiamo, infatti: non si va da nessuna parte senza coesione politica e sociale e, soprattutto, se ci si dimentica del problema demografico. Lugano deve tornare a crescere anche nella sua popolazione. Questo incremento significherebbe per la città maggiori tasse, maggior fatturato per i commerci, creazione di nuovi posti di lavoro per i nostri giovani, più alunni nelle scuole e, in generale, un circolo virtuoso di espansione umana e di rafforzamento del quadro economico generale.

Ma non solo. Lugano deve anche esprimere un’immagine grande, all’altezza delle sue ambizioni e delle aspettative dei suoi abitanti, specialmente dei più giovani.

In passato si era parlato di ruote panoramiche, di un lounge bar sul tetto del LAC o di riattivare la Scalinata degli Angioli. Sono tre idee con cui mi trovo profondamente d’accordo. Ne aggiungo anche una quarta: piantare nuovi alberi nelle piazze, nei giardini spogli e nelle vie dei quartieri dove mancano o sono stati ridotti gli spazi verdi, spesso cancellati dallo sviluppo edilizio (penso, in particolare, ad alcune aree di Cassarate o di Viganello).

Più verde significa, infatti, miglior qualità dell’aria, ma anche una città più bella ed una migliore qualità della vita per tutti noi.

Qualità della vita, crescita economica, protezione sociale, inclusione sociale. Sono tutti temi strettamente connessi: i sentieri che deve perseguire la buona politica, un’amministrazione comunale sapiente che possa essere in grado di forgiarli in un unico, grande piano di sviluppo in grado di rilanciare una città che guarda al futuro senza timore e senza imbarazzo. Nel mio piccolo, e con la massima umiltà, intendo impegnarmi perché questa nostra locomotiva torni a correre ancora più forte di prima. Prossima Fermata: Lugano!

Leonardo Bussi
Candidato al Consiglio Comunale
Lista Nr.12 – Candidato Nr. 10

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Elezioni Comunali 2021 News

Andiamo a votare LEGA

Le elezioni comunali sono un appuntamento fondamentale per la Lega dei Ticinesi!

Vicinanza al territorio, attenzione ai problemi quotidiani della gente, pragmatismo, sono da 30 anni i punti forti del nostro Movimento.

Come sempre, anche questa volta, DOBBIAMO COMPATTARCI E REMARE!

Il terzo seggio leghista in municipio è a rischio, così come la rappresentanza in consiglio comunale.

Adesso più che mai, con la crisi in arrivo, c’è bisogno di Lega!

Affinché gli aiuti pubblici vadano a chi ne ha bisogno, affinché il LAVORO per i ticinesi torni in cima alla lista delle priorità politiche, affinché i contribuenti non vengano rapinati con tasse e balzelli con la scusa del covid.

SÜ I CALZETT!
NON MOLLIAMO!
FORZA LEGA