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Je suis sciacallo

La straordinaria partecipazione popolare in occasione della morte del sindaco Marco Borradori e gli attestati di stima che sono giunti da ogni dove, devono aver mandato fuori di melone quelle frange che non si erano limitate al dissenso o alla critica politica.

Gente abituata a denigrare e a insultare pesantemente il sindaco, utilizzando spesso la calunnia. Burattinai che avevano tirato i fili delle contestazioni davanti all’abitazione di Borradori o dei fischi in piazza Riforma.

Invece di vergognarsi del loro operato questi fanatici passano ora addirittura all’offensiva e all’offesa com’è loro abituale costume. Infatti hanno subito definito “sciacalli” i cittadiniche hanno proposto – con un gesto spontaneo e condiviso da molti – di intitolare alla memoria del sindaco il futuro Polo sportivo o una piazza cittadina.

Come ai tempi di Charly Hebdo verrebbe voglia di dire che anche noi siamo sciacalli se con questo si intende il rispetto dell’operato e della memoria di Marco Borradori. E il portare avanti con decisione, come avrebbe fatto lui, i progetti che gli stavano a cuore non per interesse personale (a buon intenditor…) ma per il bene supremo della città e dei suoi abitanti.

Il PSE era uno di questi, forse quello a cui Marco teneva maggiormente. Niente e nessuno, men che meno gli odiatori seriali e i loro compari, impediranno alla parte sana della popolazione luganese (che è poi la grande maggioranza) di tifare per il Polo e per la creazione a Cornaredo di un nuovo quartiere verde, funzionale e dalla mobilità sostenibile.

Che poi vogliano insultarci e denigrarci, come facevano spesso con il sindaco, sono affari loro. Sarà la storia a giudicarli e a compatirli.

ANDREA SANVIDO
Vice capo gruppo LegaLugano