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La politica fuori dalla scuola!

Nella scorsa edizione del Mattino abbiamo potuto leggere di come in una scuola media del luganese un docente ha un metodo di insegnamento della civica tutto suo. 

Ovviamente avviene attraverso delle informazioni tendenziose e anche sbagliate che screditano i partiti o i movimenti come la Lega dei Ticinesi.

Personalmente questa cosa mi ha proprio infastidito e la trovo inaccettabile.

Mi pare una chiara forma di indottrinamento scolastica atta ad inculcare il seguente concetto: la sinistra è un bene e la destra un male.

Sta a noi genitori controllare e denunciare episodi come questo.

Mi sembra chiaro ora il perchè certi partiti di sinistra spingono il voto a partire dai 16 anni.

Invece di concentrarsi sui livelli A e B, il Consigliere di Stato Bertoli farebbe bene a verificare che cose come queste non accadano più.

Andrea Sanvido
Vice Capo Gruppo LegaLugano



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Come difendere chi non ha rispetto nemmeno per i morti?

Nel corso di questa settimana vi è stato l’ennesimo vile attacco al nostro compianto sindaco Marco Borradori da parte di ignoti, che ancora una volta hanno dimostrato tutta la loro pochezza. Sulle colonne di cemento depositate fuori dall’ex macello è infatti apparsa una scritta «il molino vive, Borradori no».

Questa frase non fa che confermare che qualsiasi tipo di dialogo con queste persone non può essere fatto.

Lo stesso giorno anche Michele Foletti è stato oggetto di minacce verbali da parte di una giovane ragazza che gli ha dato addirittura del fascista.
Di questi fatti la cosa che più mi lascia l’amaro in bocca è la totale assenza di comunicati o prese di posizione da parte di quei partiti che sin dal principio si sono schierati apertamente in difesa dei molinari (PS e verdi su tutti) e che hanno denunciato il municipio e lo hanno tempestato a suon di interpellanze nell’ultimo anno su questa tematica.

Sono proprio loro che a mio avviso avrebbero dovuto presentare al Municipio di Lugano degli interlocutori per una possibile discussione sul tema dell’autogestione. Ad oggi abbiamo solo visto il tentativo di mediazione in occasione dell’ultima occupazione illegale di dicembre con la ragazza sul tetto.

Ma come si può restare indifferenti davanti a queste parole? Come si può difendere chi non ha alcun rispetto nemmeno per i defunti? Io sono davvero senza parole. Ma per tutto l’affetto che provo per Marco non posso rimanere in silenzio.

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PSE: Se se se, se mio padre fosse un Merlo sarei su una pianta a cantare!

L’unico “se” chiaro ed inequivocabile è: se i luganesi approveranno il referendum non si farà nulla, né torri, né palazzetto dello sport, né stadio, e il FC Lugano sarà relegato in Challenge League. Tutto il resto sono solo bugie, riferite da politici e politicanti o disonesti o impreparati, ed il comitato promotore del referendum penso sia un buon connubio d’entrambe.

Mi scuso con i lettori per la franchezza ed i toni poco concilianti, ma a tutto c’è un limite, di fandonnie ne sono state dette troppe sul Polo Sportivo e degli Eventi, i luganesi avranno tutto il diritto di votare contro il PSE ma è giusto che possano farlo senza esser presi per il naso.

Non ho intenzione di fare l’ennesimo articolo in favore del progetto elencando aspetti positivi e negativi, o cercando di sfatare le bugie che nei dibattiti continuano a propinare, per questo rimando alla pagina web della Città:  Domande frequenti | lugano.ch

La riflessione che vorrei proporre ai lettori è un’altra. Siccome ogni affermazione o dato viene contestato da ambo le parti, vorrei chiedere ai luganesi, ma pure a tutti i ticinesi, a chi preferiscono credere ed affidarsi. 

Il PSE è sostenuto dal Municipio di Lugano, dalla maggioranza de: il Consiglio Comunale di Lugano, il Consiglio di Stato, le Camere Federali, i Sindaci delle maggiori Città ticinesi, l’Ente Regionale di Sviluppo del luganese, le società sportive, ecc.

Il PSE è contrastato da un comitato composto da un manipolo di rappresentanti del Movimento per il Socialismo, di Più Donne, dell’Associazione Traffico e Ambiente, della Società ticinese per l’Arte e la Natura, dei Cittadini per il territorio, dei Verdi e da qualche politico con interessi economici palesati pubblicamente (l’ex Presidente nazionale PLR e già Consigliere Nazionale Fulvio Pelli, per non far nomi). 

Quella stessa armata Brancaleone che preferiva un campo di patate all’aeroporto, che contrasta la realizzazione del progetto Tram-Treno, contraria alla realizzazione del collegamento A13 Bellinzona-Locarno ed alla terza corsia Lugano-Mendrisio. Un gremio di scettici cronici, che guarda allo sviluppo del Ticino dalla serratura di una porta (per citare Angelo Renzetti). Un gruppo di politici e politicanti che non hanno mai concluso o provato a concludere qualcosa di positivo per il Cantone e che sperano che nessun’altro possa farlo per sentirsi alla pari.

Il mio appello ai ticinesi è quello di valutare a chi vogliono credere e di andare a votare secondo coscienza per il Sì o per il No. 

Personalmente, sia come consigliere comunale luganese, ma anche come granconsigliere e quindi rappresentante di tutto il Ticino, il mio caldo suggerimento è quello di sostenere questo progetto, così come tutti quei progetti che guardano al futuro, per uno sviluppo del nostro Cantone, ai cittadini di oggi ma anche a quelli di domani. I paraocchi lasciamoli ai cavalli, ed alla collega Merlo il mio invito è quello di continuare a cimentarsi nel Bird Watching (come ha dichiarato ama fare in un’intervista al CdT).

Andrea Censi

Consigliere Comunale di Lugano e Granconsigliere LEGA

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Polo Sportivo e degli eventi, é ora di agire!

Questa mattina a Cornaredo è stata lanciata, in vista della votazione popolare del prossimo 28 novembre, la campagna a favore della realizzazione del Polo sportivo e degli Eventi di Lugano da parte dell’Associazione “Io sostengo il Polo”, la quale conta più di 400 sostenitori.

Il Presidente dell’Associazione Eugenio Jelmini ha introdotto la discussione in cui sono interventi come relatori Alessandro Cedraschi (Presidente Lugano Tigers), Michele Campana (COO FC Lugano), Monica Fornoni (responsabile Società Federale Ginnastica Lugano) , Chiara Orelli Vassere ( già deputata in Gran Consiglio) , Lorenzo Beretta Piccoli (consigliere comunale a Lugano) e Andrea Sanvido (Consigliere comunale a Lugano) . Al termine dell’incontro le associazioni sportive hanno siglato un simbolico patto a favore della Casa degli sport e degli Eventi.

La nostra redazione ha preso contatto proprio con Andrea Sanvido e Michael Nyffeler, due consiglieri comunali della LegaLugano, coordinatori del comitato di sostegno per una breve intervista:

Andrea, questa mattina durante i vari interventi abbiamo sentito parlare di pandemia e cali demografici. Potresti spiegarci meglio come mai questi due temi sono legati al futuro Polo sportivo e degli eventi ?

La crisi pandemica si è innestata su un tessuto economico come quello di Lugano che già era abbastanza sofferente, abbiamo visto nelle scorse settimane i dati relativi al calo demografico, i luganesi lasciano la città per andare oltre Gottardo alla ricerca di un nuovo posto di lavoro, cambiano domicilio per pagare un affitto meno caro rispetto a Lugano oppure semplicemente per una questione fiscale si spostano dove è loro più conveniente. Per fortuna all’orizzonte abbiamo questa grande opportunità rappresentata dal PSE che è un cantiere d’importanza strategica anche come rilancio post pandemico poiché potrà dare risorse per le aziende del territorio, posti di lavoro e nuove prospettive di crescita alla città.

Nel corso del tuo intervento hai parlato anche del nostro compianto sindaco Marco Borradori

Si, ho voluto ricordare che questo gruppo di lavoro porta avanti con entusiasmo il sostegno al progetto anche ricordandolo, perché sappiamo tutti benissimo quanto Marco teneva al Polo e sono sicuro che si sarebbe battuto strenuamente per la sua realizzazione.

Michael Nyffeler, potresti spiegarci perché gli oppositori al Polo sportivo e degli eventi parlano di piano B?

Sia chiaro, non esiste alcun piano B. Il PSE è un tutt’uno. Chi racconta che il progetto può essere sezionato sta dicendo una bugia. A livello formale, modificare il progetto vorrebbe dire ripartire da zero, con uno spreco di denaro pubblico dei contribuenti luganesi e un prolungamento dei tempi di realizzazione.
Parliamo di circa 10-15 anni di attesa. Oltre a restare senza stadio e senza palazzetto dello sport, Lugano perderebbe i sussidi federali e cantonali e una grandissima occasione di sviluppare un quartiere fantastico.

Michael, perché i cittadini il prossimo 28 novembre devono votare SI?

Perché il PSE è la riqualifica di un comparto che per troppo tempo è stato trascurato.
Perché al suo interno ci sarà un enorme spazio verde per attività sociali, di svago e di incontro.
Perché darà una struttura completa e funzionale alle 140 associazioni sportive Luganesi da anni confrontate con spazi inadeguati e strutture poco idonee.
Perché ci sarà lo stadio, il nostro stadio…che potrà finalmente ospitare competizioni internazionali e aggiornarsi dopo gli oltre 70 anni di esistenza.
Perché queste strutture potranno ospitare EVENTI di grande richiamo ed importanza portando alla città lustro e turismo, favorendo le attività economiche locali e richiamando turisti ed interessati da tutto il mondo.
Perché potremo unificare i servizi cittadini e dare finalmente continuità alla pianificazione territoriale della Grande Lugano.
Ma soprattuto, perché non avremo un’altra occasione! (non a breve)
Per questo motivo, sarà importante votare e far votare. I contrari non perderanno l’occasione e si riverseranno alle urne in maniera compatta, dal canto nostro dobbiamo fare lo stesso e non pensare che sarà una votazione facile. Ogni voto conta e vista l’importanza del progetto dovremo impegnarci ad esprimere il nostro sostegno in occasione del voto (sia esso per posta oppure ai seggi).
Uniti e compatti, dimostriamo finalmente che Lugano crede in questo progetto e il 28 novembre 2021 votiamo SÌ al Polo Sportivo e degli Eventi.

Fonte: mattinonline.ch

https://www.mattinonline.ch/it/article/49710/s-al-polo-sportivo-doppia-intervista-con-andrea-sanvido-e-michael-nyffeler

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La LegaLugano saluta il nuovo Sindaco, Michele Foletti

Michele in questi anni ha dimostrato grande professionalità e competenza. Qualità che serviranno molto alla Città in vista delle importantissime sfide che a corto termine dovranno essere affrontate.

La decisione dei colleghi di Municipio di non andare al ballottaggio va letta positivamente, un segnale verso una ritrovata collegialità, una scelta responsabile ed equilibrata.

Siamo sicuri che Michele sarà un grande Sindaco per tutti i luganesi.

In bocca al lupo caro Michele!

LegaLugano

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Stipendi da CAMPIONE e debiti da SBROJAre?

Campione d’Italia ha vissuto negli ultimi anni tempi bui, causa della mala gestione perpetuata nei decenni scorsi. Non è mia competenza né diritto andar a fare i conti in tasca in casa altrui, ma palese a tutti è lo sperpero continuo di danaro dalle amministrazioni dell’enclave italiana, che de facto (interpretazioni giuridiche a parte) ha portato al fallimento sia del Casinò che del Comune stesso. 

Poche settimane fa è stata annunciata la riapertura del Casinò di Campione dalla nuova amministrazione comunale, una buona notizia per i campionesi ma anche per il Ticino; se è vero che le nostre case da gioco indigene subiranno dei contraccolpi, l’idea di poter tornare ad avere un vicino solido e non moroso compensa la prima preoccupazione. 

Parrebbe però che Campione stia per ricascare nei medesimi errori di un tempo. Sebbene l’organico comunale e del Casinò siano stati decisamente ridotti rispetto il passato, gli stipendi elargiti ai tempi della grandeur campionese sembrerebbero esser rimasti gli stessi (ca CHF 10’000 netti al mese).

“Guarda prima in casa tua che in quella degli altri” è un buon principio che mi sento di condividere e consigliare. Un principio di vita virtuoso fintanto che le decisioni prese in casa altrui non condizionino anche quelle da prendere in casa mia.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio? Dopo aver saldato i debiti nei confronti della Città di Lugano (in seguito ai fondi ricevuti dall’Italia), sembrerebbe che gli scoperti verso Lugano continuino a crescere ed accumularsi. Stipendi da “Campione” e debiti da “Sbrojare”?

Alla luce di quanto sopra si chiede al Lodevole Municipio:

1) Il Municipio di Lugano ha già avuto modo di colloquiare con la nuova amministrazione di Campione d’Italia?

2) Le convenzioni con l’enclave sono state discusse o ricontrattate?

3) Quali sono ad oggi i servizi erogati dalla Città nei confronti di Campione d’Italia?

4) Il Comune di Campione d’Italia paga le fatture entro i termini prestabiliti?

5) A quanto ammonta lo scoperto ad oggi?

6) Che misure pensa d’intraprendere il Municipio qualora Campione torni a non saldare i debiti per i servizi erogati?

Andrea Censi, LegaLugano

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Je suis sciacallo

La straordinaria partecipazione popolare in occasione della morte del sindaco Marco Borradori e gli attestati di stima che sono giunti da ogni dove, devono aver mandato fuori di melone quelle frange che non si erano limitate al dissenso o alla critica politica.

Gente abituata a denigrare e a insultare pesantemente il sindaco, utilizzando spesso la calunnia. Burattinai che avevano tirato i fili delle contestazioni davanti all’abitazione di Borradori o dei fischi in piazza Riforma.

Invece di vergognarsi del loro operato questi fanatici passano ora addirittura all’offensiva e all’offesa com’è loro abituale costume. Infatti hanno subito definito “sciacalli” i cittadiniche hanno proposto – con un gesto spontaneo e condiviso da molti – di intitolare alla memoria del sindaco il futuro Polo sportivo o una piazza cittadina.

Come ai tempi di Charly Hebdo verrebbe voglia di dire che anche noi siamo sciacalli se con questo si intende il rispetto dell’operato e della memoria di Marco Borradori. E il portare avanti con decisione, come avrebbe fatto lui, i progetti che gli stavano a cuore non per interesse personale (a buon intenditor…) ma per il bene supremo della città e dei suoi abitanti.

Il PSE era uno di questi, forse quello a cui Marco teneva maggiormente. Niente e nessuno, men che meno gli odiatori seriali e i loro compari, impediranno alla parte sana della popolazione luganese (che è poi la grande maggioranza) di tifare per il Polo e per la creazione a Cornaredo di un nuovo quartiere verde, funzionale e dalla mobilità sostenibile.

Che poi vogliano insultarci e denigrarci, come facevano spesso con il sindaco, sono affari loro. Sarà la storia a giudicarli e a compatirli.

ANDREA SANVIDO
Vice capo gruppo LegaLugano

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Andrea Sanvido – No al coprifuoco.

Innanzitutto ringrazio le forze dell’ordine che sono intervenute alla foce e hanno tenuto sotto controllo la situazione e ringrazio anche i giovani che non hanno avuto bisogno di divertirsi utilizzando la violenza per sfogarsi. Sono molto sincero, l’aggressività e la maleducazione che ho visto nei filmati di quel fatidico sabato sera mi preoccupa moltissimo.
Poteva scapparci qualche cosa di molto grave se solo una delle bottiglie fosse arrivata in testa a qualcuno. A me dispiace molto perché vedo proprio che manca il senso di rispetto verso le autorità.

Dobbiamo iniziare ad isolare i violenti affinché gli altri capiscano che è stupido e controproducente essere fermati e sanzionati. Sanzionare penalmente queste persone potrebbe essere un eccellente deterrente per gli altri. 

Il coprifuoco avrebbe come obiettivo quello di contenere i ritrovi serali ma credo che non sia quello che la città deve fare.
A mio avviso la chiusura non dev’essere necessariamente una soluzione, soprattutto arrivati a questo punto della pandemia dove tutti quanti siamo stufi di non poterci sentire liberi come lo eravamo prima.


Bisogna essere bravi a gestire questa situazione con una pianificazione migliore e con maggior controllo. Non condivido l’idea di accanirsi su ristoratori o esercenti per gli assembramenti da caffè o aperitivo, quando si tollerano situazioni come quella della foce. Non si possono avere due pesi e due misure.  Abbiamo visto lo scorso anno che quando gli spazi alla foce venivano organizzati tramite riservazione e controlli all’entrata, degli episodi simili non capitavano. Ecco perché dobbiamo concentrarci nuovamente su un’offerta di questo tipo aggiungendo anche un presidio in luogo. 

Andrea Sanvido
Vice capo gruppo LegaLugano
Candidato 25