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Come difendere chi non ha rispetto nemmeno per i morti?

Nel corso di questa settimana vi è stato l’ennesimo vile attacco al nostro compianto sindaco Marco Borradori da parte di ignoti, che ancora una volta hanno dimostrato tutta la loro pochezza. Sulle colonne di cemento depositate fuori dall’ex macello è infatti apparsa una scritta «il molino vive, Borradori no».

Questa frase non fa che confermare che qualsiasi tipo di dialogo con queste persone non può essere fatto.

Lo stesso giorno anche Michele Foletti è stato oggetto di minacce verbali da parte di una giovane ragazza che gli ha dato addirittura del fascista.
Di questi fatti la cosa che più mi lascia l’amaro in bocca è la totale assenza di comunicati o prese di posizione da parte di quei partiti che sin dal principio si sono schierati apertamente in difesa dei molinari (PS e verdi su tutti) e che hanno denunciato il municipio e lo hanno tempestato a suon di interpellanze nell’ultimo anno su questa tematica.

Sono proprio loro che a mio avviso avrebbero dovuto presentare al Municipio di Lugano degli interlocutori per una possibile discussione sul tema dell’autogestione. Ad oggi abbiamo solo visto il tentativo di mediazione in occasione dell’ultima occupazione illegale di dicembre con la ragazza sul tetto.

Ma come si può restare indifferenti davanti a queste parole? Come si può difendere chi non ha alcun rispetto nemmeno per i defunti? Io sono davvero senza parole. Ma per tutto l’affetto che provo per Marco non posso rimanere in silenzio.

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Comunicati stampa

Molinari…la misura é colma!

Ieri sera abbiamo assistito all’ennesima provocazione dei Molinari con l’organizzazione di una manifestazione non autorizzata per protestare contro il risultato del voto di domenica 7 marzo.

Le autorità sono dovute intervenire con fermezza quando, un manipolo di pseudo anarchici, hanno pensato bene di perturbare anche il traffico ferroviario creando disagi alle persone che volevano rientrare a casa dopo il lavoro.

Troppe volte a seguito di comportamenti violenti come pure atti di vandalismo, come avvenuto in occasione dell’aggressione al giornalista della Regione, ci si è limitati a stigmatizzare gli eventi senza mai affrontare con decisione quella che oramai è diventata una situazione insostenibile e che non può più essere tollerata.

L’arroganza dei Molinari è talmente sconfinata da contestare violentemente anche il risultato di un voto popolare come quello di domenica scorsa. Diritto di voto che è la massima espressione della nostra democrazia, la democrazia più vecchia del mondo.

Bene hanno fatto il nostro Sindaco Marco Borradori e il Vice Sindaco Michele Bertini a prendere posizione in modo deciso annunciando che giovedì porteranno nuovamente la questione in Municipio in modo da affrontare definitivamente, e diciamo “finalmente”, la questione dello sgombero.

Altro che lasciarli agli spazi dell’ex Macello a spese dei cittadini! È giunto il momento di dire basta e ridare alla cittadinanza gli spazi occupati da questi pochi scappati di casa che, con il loro modo di agire violento e privo di ogni volontà al dialogo, non meritano nessuna considerazione.

L’abbiamo sempre detto e ripetuto. È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti.
Ridiamo gli spazi dell’ex Macello alla cittadinanza! 

Gruppo LegaLugano