Non c’è alcun dubbio, la scorsa settimana lo sport elvetico ci ha regalato delle grandissime soddisfazioni, nemmeno il maltempo è riuscito a scalfire l’immensa gioia che abbiamo provato davanti alla televisione guardando i nostri atleti portare a casa delle medaglio olimpiche.
Il linguaggio sportivo unisce universalmente perché non ha confini, lingua o ideali. È bastato vedere i social media per osservare un numero incredibile di bandiere rossocrociate e le foto di Noè, Ajla, Nina o Belinda con le loro medaglie al collo.
Mi ha fatto enorme piacere vedere questo grande attaccamento per lo sport e mi piacerebbe molto che questa enfasi potesse durare ancora qualche mese fino alla votazione sul polo sportivo e degli eventi. Chissà se tra questi tifosi degli ultimi giorni non si nascondano anche gli stessi che hanno firmato o raccolto le firme per il referendum.
Mi farebbe piuttosto strano comprendere come si possa sostenere da tifoso lo sport e gli sportivi, e poi affossare il progetto che prevede di dotare tantissimi atleti e ticinesi di nuove infrastrutture sportive e di zone verdi dove trascorrere piacevolmente il proprio tempo.
Io spero tanto che gli indecisi possano capire che il talento ha una grande importanza nella vita di uno sportivo, ma lo stesso deve essere accompagnato anche da impianti moderni che permettano di stare al passo con i tempi, ed oggi purtroppo il Ticino è ancora l’ultima ruota del carro.
Chissà che dal nuovo Polo sportivo degli eventi di Cornaredo un giorno possano uscire delle nuove future medaglie olimpiche.
Andrea Sanvido, vice capo gruppo Lega di Lugano