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Democrazia à la carte

Il mondo deve andare alla rovescia, almeno secondo alcuni sedicenti politici del MPS che sostengono chi se ne fa un baffo dell’autorità ma sono pronti a strillare e a invocare per sé tutti i diritti possibili.

È il caso di coloro che hanno lanciato il referendum contro il PSE e che dal primo giorno hanno cercato di far parlare siti e giornali con accuse di attentati democratici alle loro idee e bancarelle, quasi si fosse in presenza dell’assalto al Parlamento. A proposito: i propugnatori sono bellinzonesi ai quali si è aggiunto un sindacalista (te pareva!) che abita nel Malcantone.

Pure tra i raccoglitori di firme i luganesi sono mosche bianche.
Pare addirittura che molti di loro facessero il tifo per la relegazione del FC Lugano.
Allora che fanno essendo a corto di argomenti? Si attaccano a tutto pur di raccattare qualche titolo sulla loro impresa sfascista.

Inviare a tutti i fuochi un libello con affermazioni fuorvianti, tipo che anche in caso di bocciatura del PSE lo stadio si potrà costruire in tempi brevi (cosa assolutamente falsa). A loro modo di vedere questo è lecito se lo fa l’MPS con il sostegno di qualche liberale e qualche verde.
Se invece viene inviato un sondaggio per sapere cosa ne pensano i luganesi del Polo Sportivo allora siamo in presenza di un fatto gravissimo che mina le basi democratiche del nostro sistema (quelle che lorsignori vorrebbero sovvertire, vedi dichiarazione di Pronzini in Gran Consiglio).

Che dire? Non ti curar di loro ma andiamo avanti per la strada di una Lugano volta al futuro: non saranno certo i molinari e i loro amici a sostenere i progetti seri e a fare gli interessi della maggiorparte della popolazione e soprattutto delle migliaia di sportivi e delle loro famiglie.

Andrea Sanvido
Vice Capo Gruppo LegaLugano