Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio federale di statistica, in Ticino nel 2020 il numero di fallimenti sarebbe diminuito del 18.2% rispetto al 2019.
Il calo è dovuto, evidentemente, agli aiuti statali. Ma questi prima o poi finiscono. A quel momento bisogna attendersi chiusure a catena. Con tutte le conseguenze del caso. Anche occupazionali.
E’ quindi chiaro che a Lugano (e non solo a Lugano)
nella prossima legislatura la prima priorità della politica dovrà essere il lavoro per i residenti.
Gli aiuti sociali del comune, come pure i suoi interventi a promozione dell’occupazione, devono essere complementari alle misure già esistenti a livello cantonale e federale, e non sovrapporsi ad esse: altrimenti il risultato è quello di “sgravare” il Cantone o la Confederazione, senza però portare vantaggi al cittadino.
Le misure di promozione dell’occupazione devono essere durature nel tempo ed articolarsi in numerosi interventi seguendo tre assi: accompagnamento, formazione e collocamento. Sono necessari diversi modelli di aiuto oltre che partenariati tra ente pubblico, privati e associazioni.
Gruppi particolarmente a rischio risultano essere, e non sorprende, i giovani tra i 18 ed i 25 anni che non studiano e non lavorano, oltre che i disoccupati “over 50”.
Lugano già dispone del servizio LuganoNetwork (LN), attivo da 11 anni nella consulenza, nell’orientamento e nel collocamento di luganesi in cerca di impiego. Con la sua banca dati di oltre 4000 curricula, LN si propone come partner delle aziende sul territorio; è direttamente in contatto con quasi 500 di esse.
Da luglio 2020 è aperto lo Spazio Lavoro, un ambiente gratuito attrezzato per le persone alla ricerca di un impiego o di una nuova formazione, con una consulente a disposizione degli utenti. E’ inoltre stato sensibilmente aumentato il numero di programmi AUP (Attività di utilità pubblica) e di stage professionali all’interno dell’amministrazione comunale e degli enti che da essa dipendono.
Prossimamente LuganoNetwork, Spazio Lavoro ed il Servizio accompagnamento sociale verranno raggruppati in una nuova sede, sotto lo stesso tetto, così da migliorare l’interazione con l’utenza e tra i servizi.
Gli ambiti di intervento contro la povertà in cui Lugano è attiva sono in particolare la promozione dell’occupazione, la gestione del budget e la lotta all’indebitamento, la consulenza e l’accompagnamento puntuale e – da ultimo ma non certo per ultimo – la conciliabilità famiglia-lavoro, che previene la povertà permettendo ad entrambi i genitori di continuare a lavorare.
Le varie associazioni presenti sul territorio sono inoltre coinvolte nel “tavolo di lavoro sulla povertà”, che permette di colmare i limiti del sistema sociale, oltre che di scambiarsi esperienze e conoscenze.
Un sistema articolato e mirato, che costituisce un importante valore aggiunto per i cittadini di Lugano e che andrà rafforzato nel corso della prossima legislatura.
Lorenzo Quadri, municipale di Lugano