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Marco Bortolin – Intervento sul PSE

Grazie presidente,

Onorevoli Municipali,

Cari colleghi Consiglieri Comunali,

“Per realizzare grandi cose, non dobbiamo solo agire, ma anche sognare; non solo progettare ma anche credere.” Una bella frase di Anatole France, Premio Nobel per la letteratura nel 1921.

Un pensiero che mi permette di introdurre il mio intervento, quale relatore per la Commissione dell’Edilizia e a nome del gruppo Lega, sul messaggio dedicato al nostro futuro polo sportivo e degli eventi.

Fiumi di inchiostro e parole sono state spese in questi ultimi mesi, in un esercizio democratico che è la base del nostro ordinamento politico. Un progetto che parte da lontano e che oggi giunge alla sua fase finale politica, dopo questa sera, il prossimo passo, sarà la sua concreta realizzazione.

Come tutti sappiamo, progetti di questa importanza non si esauriscono in un’unica legislatura ma necessitano anni di studi e lavoro prima di vedere la luce. Le voci critiche fanno parte del gioco, e ci mancherebbe, tuttavia sono particolarmente felice di come siamo riusciti a prestare attenzione a tutte le sensibilità. I rapporti di maggioranza presentati sono di fatto il risultato di un esercizio di dialogo aperto e costruttivo, con l’intento di ascoltare e analizzare tutte le perplessità e i dubbi dei collegi ma anche dei cittadini. Un lavoro importante che ha coinvolto le due commissioni e tutti gli addetti ai lavori per i quali ringrazio per la loro disponibilità.

Il PSE rappresenta senz’altro la più importante sfida in tempi recenti per la nostra città, un investimento che modificherà radicalmente il tessuto urbano cittadino e che completerà il futuro quartiere di Cornaredo. Un investimento necessario in un pensiero keynesiano di intervento statale anticiclico, che permetterà di alimentare la nostra economia locale in un tempo di crisi legata all’attuale situazione pandemica. Il PSE è infatti anche un progetto capace di generare indotto. Basti pensare che per l’edificazione verranno

chiamare, quasi esclusivamente, imprese locali e si stima verranno creati oltre 400 posti di lavoro, e questo sulla base dell’accordo di partenariato pubblico privato.

Questo è il progetto, aderente al mandato, ovvero quello di realizzare un grande progetto con la formula del partenariato pubblico privato, un accordo che comunque tutela la città, grazie a numerose clausole che permettono di plafonare i costi, di ottenere dei bonus, e, soprattutto, di avere la possibilità di rimborsare anticipatamente i prestiti. I partner coinvolti sono seri e competenti, e godono di un’eccellente reputazione per la realizzazione di stadi e arene sportive. Come relatori abbiamo avuto modo di discutere ampiamente delle clausole dell’accordo, clausole che permettono una tutela degli interessi di tutte la parti in causa, in primis per la Città di Lugano la quale si avvia ad iniziare il suo più importante cantiere.

Nessun progetto farà mai l’unanimità su ogni singolo aspetto ma l’obiettivo del bene comune deve comunque governare qualsiasi scelta e deve permettere di smussare quelle divergenze che ci possono essere su un progetto così importante.

Sport ed eventi, attività nobile e positiva la prima, e coinvolgente e catalizzatrice la seconda, grazie al nuovo PSE di potrà avere uno spazio di aggregazione per tutti noi, in particolare le future generazioni che potranno finalmente usufruire di un’infrastruttura moderna e al passo con i tempi, lo sport quale punto di incontro che gioca una partita al di fuori della politica. L’emergenza sanitaria e tutte le restrizioni alle libertà che ne sono derivate hanno messo in luce l’importanza di luoghi aggregativi, soprattutto per i giovani.

La discussione costruttiva è la base di ogni processo democratico e in politica è fondamentale. Discussione e ascolto. Ora, il tempo delle discussioni è però esaurito. Ora è il momento di decidere insieme il futuro della nostra città.

Abbiamo sognato per anni un nuovo stadio, in tanti ci abbiamo creduto e lo abbiamo progettato, per parafrasare quindi Anatole France, ora dobbiamo agire e lo facciamo oggi riuniti in questo consesso con le nostre espressioni di voto. Vi invito quindi tutti a voler aderire ai due rapporti di maggioranza che si presentano aderenti con l’obbiettivo di raggiungere il più ampio consenso possibile nell’interesse della nostra città.

I conflitti politici e le esigenze personali non possono portare a divisioni su un progetto così cruciale. Anche se siamo in zona cesarini, questo goal che ci prestiamo a segnare, ci farà vincere la partita e ci permetterà di realizzare la Lugano del Futuro.

Grazie,

Marco Bortolin